CAPORETTO 

Il piccolo paese che aveva conosciuto un breve periodo di tregua nella seconda parte del 1917, alla fine di ottobre assisterà a una delle più grandi offensive austro-tedesche sul fronte italiano, passata alla storia come la dodicesima battaglia dell’Isonzo. Dalle ore 2 di quel 24 ottobre 1917 gli eventi travolgeranno l’esercito italiano che dovrà ripiegare sino al Piave dove si arresterà il dilagare degli imperiali. Eppure nella tragedia non pochi saranno gli atti di eroismo dei soldati italiani, come le disperate cariche di cavalleria a Pasian Schiavonesco o a Pozzuolo del Friuli; essi, dopo la disfatta ritroveranno la fiducia sotto il comando di Armando Diaz e con esso il seme della vittoria.

In alto: una tranquilla Caporetto il 2 novembre del 1916 in uno scatto di Don Feliciano Marini; qui sopra: i segni della disfatta dell’esercito italiano sulla strada della ritirata. Di seguito: una colonna della cavalleria austro-tedesca passa per Tolmino diretta verso l’alto Isonzo; di seguito; prigionieri italiani che sono sorvegliati da soldati tedeschi.

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