INEDITO DALL’ORTIGARA

di Paolo Pozzato e Ruggero Dal Molin

(Itinera Progetti Editore - Bassano del Grappa)

Il primo libro resta sempre qualcosa di molto particolare. E se poi la propria fatica editoriale è stata per molti anni sognata, attesa, desiderata e si è poi finalmente concretizzata, non si può che ricordarla così. Per me questo libro è stato “Inedito dall’Ortigara”, il primo tra l’altro di una lunga serie di testi fatti con Paolo Pozzato. Questa pubblicazione usciva a vent'anni di distanza dal contributo di Gianni Pieropan (che ricordiamo con affetto anche in copertina) proprio sulla nota battaglia dell'Ortigara vista da parte austriaca. Un’idea nata in particolare grazie a un eccezionale album fotografico, quello personale di un giovane ufficiale del I Kaiserschützen, Karl Kastinger, testimone diretto della battaglia. Il volume ha avuto un grande successo tra gli appassionati grazie al grande numero di immagini inedite oltre alle testimonianze “in presa diretta” della grande battaglia, un evento visto con gli occhi di un ufficiale austro-ungarico ma assai e forse ancor più significativa anche per noi italiani.

Sopra: fotografia di gruppo prima del cambio tra i sopravissuti del battaglione dietro la linea di riserva di Porta Le Pozze in Ortigara; in alto a sinistra si notano diversi corpi di caduti coperti alla meglio, forse quelli degli Alpini del “Val Dora” uccisi nell’ultimo assalto. A destra un ritratto del giovane Tenente Karl Kastinger scattato l’anno prima, il 14 marzo 1916.

“… Non c’è dubbio sul fatto che gli storici militari dimostreranno ai posteri che occorre ringraziare l’eroismo degli Hessen se nella battaglia di giugno a Porta Lepozze il nemico non riuscì a sfondare la nostra linea totalmente fracassata. Un fisiologo accetterà solo con fatica il fatto che pochi giorni dopo quella spaventosa battaglia, il cui grigiore della morte e le cui innumerevoli privazioni resteranno a lungo impresse nella memoria dei partecipanti, il reggimento potesse sfilare davanti al massimo signore della guerra con la stessa compostezza che avrebbe esibito a Linz in tempo di pace. Fu allora che mi dissi: la saldezza di nervi di questi contadini dell’alta Austria non può non assicurarci la vittoria.” (da: Inedito dall’Ortigara - Ed. Itinera Progetti, Bassano del Grappa)

Malga Larici, Altopiano dei Sette Comuni; decorazione di militari austro-ungarici distintisi nella battaglia dell’Ortigara.

Un’immagine della Grande Dolina (fotografia di Ruggero Dal Molin); nel brano a lato, tratto dal libro “Inedito dall’Ortigara”, viene raccontata la morte del Capitano Vlcek, comandante di un battaglione del 59° Rainer, e del Comandante del 20° Feldjager Ten. Col. Mattas, caduti il 10 giugno 1917 su di un cocuzzolo della Grande Dolina (nella fotografia sopra è evidenziato con un asterisco il punto dove trovarono la morte).

“…Il Cap. Vlcek ed il S.ten. Winterstein ritornarono nuovamente alle due piccole gobbe nella Grande Dolina. Lì poterono raccogliersi ancora solo 15 uomini al comando dell’Asp. Cad. Otto Wengerski. Mentre il Ten.Col. Mattas ed il Cap. Vlcek discutevano su cosa fare in quella critica situazione, quest’ultimo si portò all’improvviso la mano al collo della giubba e disse: “No! Mi hanno beccato”. Contemporaneamente si accasciò e sarebbe rotolato lungo il pendio se il S.Ten. Winterstein non lo avesse afferrato.

Uno zampillo di sangue spesso un dito gli sgorgava da una ferita al collo e Winterstein si rese conto nel bendarlo che, vista l’entità della lesione all’arteria giugulare, ogni soccorso sarebbe stato inutile. Vlcek gli strinse la mano: “Non lasciare le mie valorose compagnie e almeno tu fai ritorno sano!”. Con queste parole il valoroso ufficiale morì. Poco dopo anche il Ten.Col. Mattas si accasciò per un duro colpo alla gamba. Lo si trascinò lontano dalla zona di tiro e lo si bendò, ma fu gioco forza abbandonarlo poi al suo destino perché i Welschen minacciavano già di arrivare alle nostre spalle con le mitragliatrici. Così quel piccolo gruppo fece ritorno al margine occidentale della Grande Dolina dove si dispose dietro uno sbarramento di massi…”. (da: Inedito dall’Ortigara - Ed. Itinera Progetti, Bassano del Grappa)

Il volume è stato presentato in diverse occasioni a Bassano del Grappa (nelle immagini sotto quelle dell’incontro alla libreria “La Bassanese”) ed è stato oggetto anche di alcuni articoli di stampa che riproponiamo qui di seguito:

Due articoli sul libro “Inedito dall’Ortigara” pubblicati dalla stampa locale; sopra: l’articolo del “Giornale di Vicenza” del 2 dicembre 2003

(una recensione da “L’Alpino” - Rivista dell’Associazione Nazionale Alpini)

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