ARMEE

Il contingente francese con i suoi oltre 130.000 uomini fu il più numeroso tra quelli schierati dagli Alleati sul fronte italiano. I suoi soldati e le sue artiglierie, agli ordini del Gen.le Fayolle, diedero un notevole contributo nel sostenere i combattimenti intorno al massiccio del Grappa (sui monti Monfenera e Tomba in particolare), sulle montagne a sud dell’Altopiano di Asiago e sul Montello, a fianco dei soldati britannici.

Fra loro ben due divisioni di “Chasseurs des Alpes”, truppe da montagna paragonabili ai nostri Alpini. Molti dei soldati francesi caduti sul fronte italiano riposano da allora nel grande Sacrario di Pederobba.

Ufficiali francesi in linea sull’Altopiano dei Sette Comuni

E molti soldati italiani, inviati sul fronte occidentale con il II Corpo d'Armata del Generale Albricci per sugellare sul campo l'alleanza, moriranno per difendere il suolo francese. Ne cadranno infatti quasi cinquemila, compresi numerosi volontari già presenti sul fronte dall'inverno del 1914 tra il 4e Régiment de Marche della Legione Straniera (erano quei “Volontari delle Argonne” agli ordini di Peppino Garibaldi). Molti riposano nel cimitero militare di Bligny davanti al quale è scritto: "Roma ai cinquemila italiani caduti combattendo per la Francia 1914-1918".

Di seguito, in memoria e in segno di gratitudine verso tutti i Caduti Francesi della Grande Guerra, la fotografia della tomba del Milite Ignoto a Parigi, sotto l’Arco di Trionfo, scattate da Andrea Aluisini nel gennaio 2015.

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