CARSO

La storia assimila giustamente questo campo di battaglia italiano ai tremendi luoghi del fronte occidentale passati alla storia con i nomi di Verdun, Ypres, Marna, Somme. Fra le sue doline aride e desolate, nel suo ambiente carsico, si alternarono per anni quelle “spallate” condotte con assalti di massa e una logorante guerra di trincea che provocò perdite gravissime per conquiste di terreno quasi sempre insignificanti. Fu il massimo simbolo del sacrificio silenzioso delle Fanterie che divorò interi reparti e vide migliaia di uomini scomparire tra le pietre, gettati nella sua fornace fin dai primi mesi della Grande Guerra, nel miraggio di poter sfondare a est con l’illusione di puntare poi verso Vienna. 

Una trincea italiana sul Carso; in un momento di tregua, i Fanti apprestano alcuni scudi blindati sul ciglio del parapetto.

Un cimitero austro-ungarico e uno italiano sorgono vicini, nati entrambi sugli insanguinati campi di battaglia del Carso.

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